Carmelo Pittera

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Carmelo Pittera
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Pallavolo
Ruolo Allenatore
Carriera
Carriera da allenatore
1970-1978Catania
1978-1986Bandiera dell'Italia Italia
1986-1991Marconi
1991-1992Città di Castello
1992-1993CataniaGiovanili
1993-1995Petrarca
1995-1996Bandiera dell'Egitto Egitto
1997-1998Virtus Reggio Calabria
2000-2001 Trasimeno
2002-2003Bandiera del Qatar Qatar
2007Bandiera dell'Italia Italia Veterani
 

Carmelo Pittera (Catania, 11 ottobre 1944) è un allenatore di pallavolo italiano.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Ha iniziato come allenatore della Brumi Catania nel 1972. Dopo il cambio di denominazione in Paoletti, nel 1977-78 vinse lo scudetto[1]: era la prima affermazione di una squadra siciliana in un campionato italiano.

Il 6 giugno 1978 esordì nel mondiale come commissario tecnico della nazionale. Portò con sé Toni Alessandro, Massimo Concetti, Fabrizio Nassi, Nello Greco, Antonio Scilipoti e Carlo Cirota, tutti scudettati con la Paoletti, che furono fondamentali nel cammino azzurro: la squadra vinse la semifinale contro la più quotata nazionale cubana e poi perse la finale contro l'Unione Sovietica, raggiungendo comunque, all'epoca, il migliore risultato nella storia della pallavolo italiana[1].

Dal 1982 divenne direttore tecnico della nazionale, fino al 30 settembre 1988, guidando anche gli allenatori Nino Cuco, Silvano Prandi, Alexander Skiba e Michelangelo Lo Bianco. Ha diretto 197 gare della nazionale (meglio di lui solo Julio Velasco) partecipando anche alle Olimpiadi Mosca 1980, Los Angeles 1984 e Seul 1988 e ad alcuni mondiali.

Ritornato ad allenare nel campionato italiano, nel quinquennio 1986-1991 siede sulla panchina della Olio Venturi Spoleto traghettandola dalla Serie B al debutto in A1. La stagione successiva siederà sulla panchina dell'Ingram Città di Castello, retrocedendo alla fine della stagione in Serie A2. Nel 1992-93 allenerà le giovanili della Scaini Catania. Nel 1993 arriva sulla panchina dell'Ignis Padova, con cui vince la Coppa CEV nel 1993-94; viene esonerato nel gennaio 1995, prima della fine del campionato, dopo 10 sconfitte consecutive[2]. Nello stesso anno va ad allenare la nazionale egiziana[1], con cui vince le Olimpiadi africane, partecipa all'Olimpiade di Atlanta 1996 e si qualifica con la nazionale giovanile egiziana ai mondiali[senza fonte].

Nell'annata 1997-1998 torna in Italia per allenare la Medinex Reggio Calabria, squadra femminile di Serie A1. Nel campionato 2000-2001 va a Castiglione del Lago, che porta in Serie A2; la squadra cambierà poi nome in Perugia Volley. Nella stagione 2002-2003 è alla guida della nazionale qatariota, affiancato dal secondo allenatore Gaetano Reale. Contemporaneamente diventa docente nel corso di laurea in Scienze motorie dell'università Tor Vergata di Roma, e poi selezionatore dell'Under-14 femminile e dell'Under-15 maschile del comitato provinciale della FIPAV di Gorizia.

Nel 2007 diventa allenatore della nazionale dei Veterans con la quale dal 7 al 13 ottobre ha partecipato a Loutraki, in Grecia, ai Primi Campionati Europei Veterani, vincendoli.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Carmelo Pittera, Dario Riva Violetta, Pallavolo: dentro un movimento, Tringale Editore, 1982.
  • Carmelo Pittera, Pedata Paolo; Pasqualoni Paolo, Pallavolo: dentro un movimento 2, Carletti Mariucci, 2011, ISBN 88-6028-260-8.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Pittera emigra in Egitto, in Corriere della Sera, 24 maggio 1995, p. 38 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2014).
  2. ^ Padova caccia (dieci sconfitte) il tecnico Pittera, in La Stampa, 8 gennaio 1995, p. 33.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Scheda su Legavolley.it, su legavolley.it. URL consultato il 2 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2009).
Controllo di autoritàVIAF (EN305220822 · ISNI (EN0000 0004 1853 1491 · WorldCat Identities (ENviaf-305220822